Comunione o separazione dei beni?

Maggio 10, 2020

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I regimi patrimoniali possibili tra i coniugi sono 2:

  • Comunione dei beni
  • Separazione dei beni

La comunione è la regola, cioè se nulla viene dichiarato dai coniugi allora si seguirà il regime della comunione. Il regime di separazione invece deve essere espressamente scelto dai coniugi. Questo vale anche per le unioni civili.

Quali sono le caratteristiche?

  • Comunione dei beni (art. 177 c.c.)

La comunione comprende:

  1. I beni acquistati durante il matrimonio ESCLUSI à i beni appartenenti già prima, quelli personali, quelli ricevuti per donazione o successione, quelli strumentali all’attività professionale;
  2. I frutti dei beni personali di ciascun coniuge, se percepiti ma non ancora consumati al momento dello scioglimento della comunione (ad esempio, i canoni di locazione riscossi)
  3. I proventi dell’attività personale riscossi ma non ancora consumati al momento dello scioglimento della comunione (stipendi, incassi…)
  4. Le aziende costruite durante il matrimonio e gestite da entrambi.

Come si prendono le decisioni in comunione?

  • Ordinaria amministrazione: ognuno può decidere autonomamente (disgiunta)
  • Straordinaria amministrazione: si deve decidere insieme

A cosa sono destinati i beni della comunione?

  1. Prioritariamente alla famiglia e ai figli

Cosa possono fare i creditori quindi?

  • I creditori di entrambi (cioè dei debiti contratti nell’interesse della famiglia) possono agire su tutti i beni comuni e se non bastano su quelli del singolo coniuge per la metà del credito.
  • I creditori di uno solo, possono soddisfarsi prima sui beni del singolo e poi su quelli comuni, in base alla quota del coniuge.

 

  • Separazione dei beni

Con la scelta di questo regime patrimoniale, ciascuno resta proprietario individuale dei beni che acquista durante il matrimonio e ne ha, individualmente, il godimento e l’amministrazione.

Sono sempre fermi i doveri di assistenza famigliare nei confronti del coniuge e dei figli e il dovere di provvedere alle necessità della famiglia.

Si può scegliere:

  1. Dichiarandolo nell’atto di celebrazione del matrimonio
  2. In un secondo momento, modificando il regime con atto pubblico dal notaio.

Questo regime può essere favorevole soprattutto per tutelarsi dai creditori, poiché ciascun debito contratto da uno solo dei coniugi consentirà ai suoi creditori di aggredire solo il suo patrimonio, senza che invece possa aggredire il patrimonio dell’altro coniuge. Il creditore del singolo coniuge potrà soddisfarsi solo sui beni di cui egli è titolare. Gli altri beni invece saranno salvaguardati.

Ecco perché si potrebbe scegliere questo regime patrimoniale.

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